"Nel 1965 mi ero iscritto al Club Nautico di Marina di Carrara per giocare a tennis. Un giorno vidi un mio amico che usciva dal circolo con in mano un grosso libro. Mi disse che si era iscritto al corso di vela. Non ero mai stato su una barca a vela ma quel mondo mi incuriosiva.
E' così che abbandonai la mia non eccellente carriera di tennista per una passione sfrenata per la vela".
"Dopo i primi anni e le prime regate iniziavo a sentire l'esigenza di progettare le vele che utilizzavo. Acquistai una macchina da cucire e iniziai a costruirmi le prime vele. Ho iniziato a lavorare per alcune velerie, prima alla Naca in seguito diventata Murphy & Nye e successivamente alla Carozzo & Peer e cantieri Barberis.
I miei studi di architettura mi avevano inoltre portato alla progettazione di un prototipo di barca a vela, il Camargue 30, che fu prodotta in serie. Era la prima barca di 9 metri ad avere la poppa aperta ed un'abitabilità di classe superiore. Dopo gli ottimi risultati ottenuti al Salone di Genova il cantiere mi propose di occuparmi del progetto e della realizzazione delle vele. Fu qui che decisi di fondare la Velman."
Alberto Manfredini
Nei primi anni '80 la società Velman diventa licenziataria del marchio americano Sobstad e diventa il punto di riferimento per l'europa di Sobstad USA. La nuova azienda si trasferisce nell'attuale sede ed ha inizio la rivoluzione tecnologica dei propri prodotti. Il presidente americano di Sobstad Peter Conrad, inventore del brevetto Tape Drive (in seguito venduto ad altre velerie) ed Airframe (con il quale Star & Stipes vinse la Coppa America superando i rivali con vele North), nel 1986 brevetta Genesis che rivoluzionerà il modo del sailmaking.
L'intuizione di Peter Conrad ancora oggi è la colonna portante di ogni tecnologia esistente sul mercato. Il brevetto Genesis consisteva nel costruire vele con fibre orientate lungo la direzione degli sforzi, senza più cuciture. L'orientamento delle fibre consentiva alla struttura di essere esattamente coincidente con la mappa degli stress, eliminando il grande problema dell'elasticità. E' la svolta per il mondo della vela. L'azienda si ingrandisce e inizia a costruire le apparecchiature per poter produrre Genesis.
Siamo nei primi anni '90 e le vele vengono costruite stendendo le fibre a mano su telai orientabili elettricamente. Sobstad Italia diventa il solo produttore di Genesis assieme a Sobstad USA e unico distributore per l'Europa. Sono anni di grandi successi e di grandi vittorie. L'azienda si allarga e continua a investire sulla tecnologia. Nascono i primi robot in grado di stendere la fibra in maniera automatica. Nessuna veleria può produrre vele simili, perchè non possiede il diritto di produzione del brevetto. Alcune velerie tentano di aggirare il brevetto Genesis ma dopo anni di controversie legali perdono la causa. Anche North Sails è costretta dopo anni di produzione di vele a risarcire Sobstad per avere infranto con 3Dl il brevetto.
Nel 2002 Sobstad si fonde con Elvstrom e Conrad condivide con i danesi la propria tecnologia. L'azienda cambia nome e marchio. Mancano ancora 4 anni alla scandenza del brevetto Genesis e l'azienda è l'unico stabilimento in grado di produrre simili vele in Europa e nel mondo. Adesso la lavorazione è completamente robotizzata.
Dopo qualche anno, in seguito a divergenze con la nuova dirigenza, che vuole spostare l'impianto produttivo in altri paesi emergenti, l'azienda decide di staccarsi da ElvestromSobstad e ritornare Velman. Il brevetto Genesis è ormai scaduto e la Velman inizia a produrre vele con la nuova tecnologia X-VM un evoluzione del brevetto Genesis. La tecnologia X-VM permette di produrre vele con fili orientati con una pressione di 180 tonnellate per metro quadro, 18kg per cm. Nessun altro produttore dà simili pressioni ai propri tessuti.
Non amiamo raccontare favole, ci limitiamo ai fatti. Se volete acquistare un prodotto dovete sapere come viene realizzato. Nessuna veleria vi mostra come e dove le vele vengano realizzate. Le nostre porte sono aperte a chi vuole osservare come lavoriamo.
Noi vi facciamo vedere quello che gli altri vi raccontano!